Smart working, smart leadership: questione di mindset
Negli articoli precedenti abbiamo sottolineato come la diffusione esponenziale dello smart working abbia rivoluzionato il mondo del lavoro, le sue dinamiche, le abitudini lavorative, le relazioni tra colleghi e il rapporto con i capi, contribuendo a scardinare i pregiudizi radicati nei modelli tradizionali.
Stiamo assistendo alla creazione di un innovativo paradigma del lavoro che:
– pone al centro dell’organizzazione la persona e le sue esigenze;
– considera gli spazi di lavoro anche oltre le mura dell’ufficio;
– si basa su nuovi modelli di leadership non più incentrati sulla presenza fisica e sul controllo dei tempi di lavoro dei collaboratori, bensì su fiducia, responsabilizzazione e rispetto;
– è caratterizzato da una comunicazione semplice, immediata e diffusa anche grazie all’utilizzo di strumenti e tecnologie digitali.
Nel contesto lavorativo emergenziale dell’ultimo anno caratterizzato da fortissima incertezza, i leader si sono visti da un giorno all’altro costretti a dover guidare i propri collaboratori da remoto.
Spesso senza esperienza e senza un vero e proprio progetto strutturato per implementare il lavoro a distanza, sono stati privati di quell’infinità di interazioni e relazioni quotidiane e di tutte le possibili forme di controllo immediato, diretto e “a vista” sui loro collaboratori.
La domanda quindi sorge spontanea: come i leader si devono adeguare a questo nuovo contesto lavorativo per continuare ad operare con la medesima efficacia? Quale mindset è richiesto? Quali competenze sono indispensabili?
I leader di oggi devono essere in grado di abbracciare la complessità del mondo e di cogliere il cambiamento come un’opportunità per migliorare ed evolversi.
Un leader smart riconosce nello smart working un nuovo modello strategico, basato su autonomia e virtualità, che crea valore condiviso per le persone, le aziende e i loro stakeholder, ma anche per la società e l’ambiente.
Ma cosa significa realmente tutto questo per un leader?
Significa cambiare mindset: passare da una mentalità incentrata su previsione e controllo ad una mentalità fondata sull’autonomia condivisa.
La prima si fonda sull’idea che si può controllare il futuro e il cambiamento, di conseguenza è possibile pianificare in anticipo e consolidare meccanismi basati sul controllo. Mentre la seconda si incentra sull’idea che l’incertezza e la complessità rendono non prevedibile il futuro e quindi, solo cogliendo informazioni e stimoli proveniente dall’ambiente, è possibile adattarsi, rispondere al cambiamento, ed evolversi in continuazione. Pensiamo al gioco degli scacchi: è impossibile controllare l’avversario o utilizzare il piano che ci eravamo costruiti a inizio partita, poiché si devono cogliere i segnali e le mosse dell’avversario ad ogni turno e rispondere in modo adeguato, anche se questo vuol dire adattare costantemente la propria strategia per riuscire a vincere.
Questo passaggio di mindset implica un nuovo stile di leadership. Una leadership efficace che agisce perseguendo il modello delle 5C:
CARE
Il leader moderno ha una forte attenzione alle persone, alle loro esigenze ed emozioni, al loro coinvolgimento ed alla loro organizzazione in team: sa gestire il «people side», catturando non solo la mente ma anche il cuore dei suoi collaboratori.
Grazie alla capacità di essere carismatico ed inclusivo, il leader moderno sviluppa ambienti di fiducia, di ascolto e di condivisione, dove le nuove idee possono emergere e dove la coesione, l’ingaggio e la motivazione del team possono consolidarsi crescendo.
È anche in grado di avere consapevolezza delle emozioni proprie e altrui, e quindi saperle gestire per creare senso di appartenenza e di sicurezza, per motivare e far fiorire il potenziale dei propri collaboratori.
CAUSE
La nuova leadership è orientata ad un fine che va oltre i risultati finanziari.
Il leader moderno è guidato dallo scopo, crede in esso, lo racconta e lo condivide con gli altri con entusiasmo, riesce a far sì che gli altri si identifichino nello scopo, si motivino e si impegnino per raggiungerlo.
COLLABORATION
Il leader moderno è consapevole che attraverso la collaborazione di tutte le persone a tutti i livelli aziendali si genera conoscenza diffusa, arricchimento reciproco ed innovazione. Si parla di leadership diffusa e partecipativa basata su delega, autonomia decisionale, maggiore auto-organizzazione dei team.
Questo aspetto acquisisce ancora più importanza quando si lavora a distanza; infatti, per gestire i collaboratori occorre innanzitutto saperli coinvolgere, renderli partecipi degli obiettivi da perseguire, stimolarli alla partecipazione attiva, alla collaborazione e alla condivisione.
CREATIVITY
La leadership moderna è, da un lato, adattiva, capace di analizzare velocemente dati ed informazioni numerose e complesse e di rispondere al cambiamento in tempi rapidi e, dall’altro, trasformazionale, ovvero in grado di creare ambienti aperti al nuovo, dove è possibile sperimentare, provare, andare per tentativi, fare errori, analizzarli, apprendere dai fallimenti e dagli esperimenti.
COURAGE
In un ambiente incerto e imprevedibile come quello che caratterizza il mondo d’oggi è importante agire, non rimanere fermi aspettando di avere disponibili tutti i dati e le informazioni necessarie, agire anche senza aver analizzato tutte le variabili, senza avere la possibilità di calcolare nel dettaglio tutti i rischi, anche mettendo in discussione le proprie certezze.
Il leader d’oggi è capace di agire nonostante dubbi e paure.
Il leader moderno non è più un mero “controllore”, ma è un visionario con uno scopo che ispira, coinvolge e motiva le persone, un coach che lavora sull’unicità dell’individuo, facendo emergere e rafforzando le sue potenzialità, è un agente del cambiamento in grado di adeguarsi ai cambiamenti, trasformarsi, evolversi e guidare gli altri verso il cambiamento.