L’incertezza come opportunità per generare valore
In questi giorni il coronavirus ha sconvolto la vita di ognuno di noi.
In queste giornate di trepidazione, tutti ci stiamo organizzando per gestire situazioni e risolvere complicazioni derivanti dalla pandemia.
Stiamo lavorando per portare avanti il business, per ridurre al minimo gli impatti sui dipendenti, per capire come sopravvivere alle conseguenze economiche che di sicuro avremo.
E ancora una volta corriamo…..una conf call dietro l’altra, una video call che si sussegue ad un webex meeting per parlare, decidere, gestire, per evitare che tutto si fermi e per far sì che le nostre transazioni, le nostre operazioni produttive e commerciali continuino.
Ma tutti abbiamo cambiato il nostro modo di lavorare, le tecnologie che usiamo, il nostro modo di relazionarci con gli altri siano essi colleghi o dipendenti, fornitori o clienti.
La nostra normalità è sparita, tutto intorno a noi è cambiato.
Proprio come è accaduto ai topini Nasofino e Trottolino e agli gnomi Tentenna e Ridolino di “Chi ha spostato il mio formaggio?”, bellissima fiaba per adulti di Spencer Johnson che lessi nell’ormai lontano 2000.
I due topini, una mattina, realizzando che il loro formaggio (la normalità della loro vita) è sparito, non si sconvolgono, comprendono che la situazione è cambiata e che anche loro devono modificare le loro abitudini: si mettono le scarpe, escono di corsa dalla loro casa, un labirinto, e senza perdere tempo si mettono a cercare un nuovo formaggio. I due gnomi, invece, scoprendo la scomparsa del formaggio, sono sopraffatti dallo sgomento, restano a lungo in piedi paralizzati dalla sorpresa, scuotono il capo e si rifiutano di affrontare la dura realtà. Aspettano, continuano a ripetere le stesse azioni, comportarsi come se nulla fosse successo, nella speranza che la situazione migliori da sola e che il formaggio come per incanto riappaia….fino a che uno dei due gnomi, Ridolino, esclama: “Continuiamo a fare e rifare le stesse cose e poi ci chiediamo come mai la nostra condizione non migliora”.
Adesso stiamo proprio attraversando uno di quei momenti: talvolta le cose cambiano e non tornano più le stesse e noi dobbiamo prenderne atto e cambiare con loro.
E allora, approfittiamo di questo momento, in qualsiasi modo lo stiamo vivendo – correndo per gestire le urgenze, lavorando da casa in smartworking, oppure rimanendo chiusi in casa con la nostra famiglia perché la nostra azienda ha chiuso l’attività – per farci delle domande:
- Cosa posso imparare da questa situazione di crisi?
- Quali sono i motivi e gli obiettivi che mi consentono di mantenere la rotta in questo periodo?
- Quali sono le nuove modalità operative che abbiamo modificato nell’emergenza? Quali sono le nuove tecnologie che ho scoperto essere efficienti?
- Come sto gestendo i miei dipendenti e collaboratori? Quali sono le loro risposte agli eventi e alle nostre proposte?
- Quali clienti stanno continuato a lavorare con noi e collaborare durante la crisi? Cosa posso fare per farli sentire veramente al centro?
- Quali sono i fornitori con cui sto continuando a collaborare? Posso valutare se stringere partnership con loro?
- Cosa posso fare di diverso per gestire i rapporti con clienti, fornitori, dipendenti, collaboratori?
- Quali relazioni forti e durature posso sviluppare?
- Quali sono le prime cose che farò a livello professionale quando la situazioni di crisi sarà passata? Posso fare qualcosa già adesso?
- Quali vantaggi possiamo trarne per il futuro?
Rispondendo a queste domande, affrontando la crisi come opportunità ed accettando proattivamente il cambiamento, riusciremo ad uscire dalla crisi più forti, migliori e dotati di strumenti che ci consentiranno di andare incontro ad un futuro di successo per le nostre aziende e di creare valore per noi e per gli altri.
Sappiamo, infatti, che le crisi, mettendoci di fronte all’imprevisto e al rischio dell’ignoto, ci fanno uscire dalla nostra “confort zone”, ci consentono di vivere diversamente gli eventi e di trovare soluzioni nuove e creative. Infatti, come diceva Albert Einstein:
“La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supererà se stesso senza essere superato”
E ancora….
“La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario”.
Nei prossimi articoli cercheremo di rispondere alle domande del nostro articolo.
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