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Coaching in azienda

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Il coaching si sta sempre più diffondendo nelle aziende: ne siamo ben felici in quanto questo testimonia che le persone assumono sempre maggiore centralità ed importanza nel mondo del business!

Intraprendere un percorso di coaching vuol dire investire sulle persone offrendo ad ognuno la possibilità di vivere momenti di esplorazione personale per focalizzare in maniera più efficace e consapevole tutte le proprie risorse e le proprie capacità.

Il coaching consente alle aziende di meglio gestire i periodi di transizione partendo dalle persone che, ispirate a massimizzare il proprio potenziale, stimolano e facilitano il cambiamento desiderato.

Ma quando è utile in azienda proporre dei percorsi di coaching?

Le situazioni sono molteplici.

Il CIPD (Chartered Institute of Personnel and Development) ne ha individuate alcune che di seguito richiamiamo:

  • necessità di sviluppare soft skills: attivare percorsi di coaching (individuali o di team) consente alle persone, già presenti in azienda, di accrescere e migliorare le competenze attuali e di svilupparle di nuove;
  • casi di start up o piccole aziende in crescita: il coaching è utile ad imprenditori e collaboratori per gestire il periodo di forte crescita offrendo un’assistenza mirata e tempestiva su temi o aree specifiche n modo da migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle attività lavorative;
  • cambiamenti organizzativi: il coaching è fondamentale per sviluppare un nuovo mindset, una nuova cultura aziendale a supporto delle modifiche organizzative e di processo;
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  • cambiamenti di ruolo o di funzione: quando è richiesto lo sviluppo di nuove competenze oppure quando è richiesto di adattarsi velocemente al nuovo ruolo, un percorso di coaching consente di superare le difficoltà iniziali e affrontare la nuova situazione;
  • trattenere i talenti: offrire percorsi di coaching a persone considerate strategiche dall’organizzazione per consentire loro di migliorare e sviluppare nuove abilità, riconoscendone il valore e la possibilità di carriera all’interno dell’azienda;
  • supporto per executive o senior manager: il coaching è utile per sostenere manager e dirigenti ad affrontare il loro ruolo di leader, offrendo la possibilità di sviluppare e migliorare competenze per le quali un percorso di formazione non sarebbe sufficiente.

Ti riconosci in qualcuna di queste situazioni?

La tua azienda sta attraversando periodi di crescita o cambiamenti organizzativi?

Pensi che i manager della tua azienda abbiano necessità di sviluppare e migliorare le loro competenze soft?

Usi distorti del coaching

Attenzione però alle situazioni in cui il coaching non porta alcun beneficio, anzi potrebbe essere dannoso per l’azienda e per il coachee stesso:

  • utilizzare il coaching come sistema di valutazione della performance: decisioni in merito agli avanzamenti di carriera, promozioni o decisioni in merito a licenziamenti;
  • offrire percorsi di coaching senza lasciare al coachee la possibilità di individuare un obiettivo personale perché già definito a priori: in questo caso, verrebbe a mancare la presa di responsabilità del coachee ed il suo personale committment a impegnarsi per il raggiungimento dell’obiettivo (per una corretta definizione di un obiettivo si rimanda al nostro recente articolo https://evolvesolutions.eu/obiettivi-s-m-a-r-t/).
  • chiedere al coach dettagli di quanto emerge dalle sessioni di coaching, se non preventivamente concordato con il coachee: in questo caso, verrebbero meno la confidenzialità e la fiducia che si instaurano tra coach e coachee.

Hai già intrapreso percorsi di coaching nella tua azienda?

Hai ottenuto i risultati desiderati?

Ti riconosci in qualcuno dei casi sopra menzionati?

Coaching in azienda: come Evolve gestisce un percorso di coaching

Essere chiamati in azienda ci riempie di orgoglio perché vuol dire darci fiducia! E noi siamo pronti a dare la massima fiducia al coachee!

I primi contatti con l’azienda servono per “tastare il terreno” e per verificare quanto è diffusa la cultura del coaching:

  • l’azienda sa cos’è e cosa non è il coaching?
  • l’azienda sa cosa fa e cosa non fa un coach?
  • l’azienda sa cosa può e cosa non può chiedere al coach?
  • il coachee è consapevole di cosa gli viene proposto di fare?
  • Il coachee accetta di impegnarsi nel percorso?
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Dopo aver approfondito tali punti e chiarito quali sono le responsabilità di ciascuno, viene effettuato un primo incontro tra coach e coachee per iniziare ad instaurare il rapporto di fiducia presupposto indispensabile per la buona riuscita del percorso del coaching

Successivamente coach, coachee e committente (ovvero il rappresentante dell’azienda –  solitamente HR Manager o Responsabile di Funzione diretto del coachee) si incontrano (“triangolazione”) per formalizzare l’accordo di coaching nel quale vengono definiti ambiti di intervento, tempi e modalità organizzative del percorso stesso.

Chiariti ruoli e obiettivi, diamo inizio al percorso di coaching vero e proprio: ogni sessione viene concordata tra coach e coachee nel rispetto degli accordi organizzativi con il commitente.

Il coach, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione ed accompagna il coachee alla scoperta delle sue potenzialità e ad individuare la strada verso nuovi orizzonti!!!!

Al termine del percorso, viene organizzato un nuovo momento di condivisione a tre nel quale il coachee. il committente ed il coach condividono i risultati raggiunti durante il percorso.

Se anche tu vuoi sperimentare la potenza del coaching nella tua azienda …contattaci e insieme svilupperemo percorsi stimolanti!!!

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