LA FORMAZIONE COME LEVA STRATEGICA PER PERSONE E ORGANIZZAZIONI
Secondo i dati Istat, in Italia solo il 38,3% delle aziende realizzano attività formative e solo l’11,7 % dei lavoratori è coinvolto in progetti di formazione.
Dati che fanno riflettere, soprattutto se consideriamo che grazie alla formazione e allo sviluppo di nuove competenze, sia tecniche sia manageriali e relazionali, le persone diventano capaci di affrontare efficacemente le sfide quotidiane e diventano maggiormente adattabili e flessibili in un mondo del lavoro in continuo cambiamento.
Quindi, la formazione aziendale diventa una leva strategica di gestione del cambiamento, resilienza, innovazione e sviluppo per le imprese.
Ne abbiamo parlato anche in questo nostro articolo Apprendimento continuo e soft skills del futuro.
Inoltre, persone più formate e competenti portano immensi benefici all’interno dell’organizzazione in cui lavorano.
Una ricerca Gallup del 2021 sostiene come lo sviluppo di nuove competenze o il potenziamento di quelle preesistenti dei lavoratori produce un aumento del 10-19% delle vendite, un incremento medio dei profitti del 14-29% e una riduzione del turnover del 72%.
Quindi, l’investimento in formazione si traduce concretamente in un miglioramento degli indicatori economico-finanziari aziendali.
Infine, sempre dalla medesima ricerca Gallup emerge come:
- il 57% dei lavoratori intervistati voglia crescere, desideri aumentare ed aggiornare le proprie competenze e scelga l’azienda dove lavorare anche in base ai percorsi formativi offerti;
- il 61% dichiara che le opportunità di upskilling sono un’importante ragione per rimanere nella stessa azienda o per lasciarla;
- il 48% prenda in considerazione la possibilità di cambiare lavoro per maggiori opportunità formative;
- il 71% afferma che la formazione ha aumentato la propria soddisfazione del lavoro;
Quindi, offrire opportunità di apprendimento ai propri collaboratori diventa una leva strategica per attrarre e mantenere talenti.
E per far si che la formazione sia tutto questo occorre strutturare percorsi formativi validi, funzionali, innovativi, stimolanti e coinvolgenti.
La strada migliore per farlo è seguire alcuni passi:
- Definire una people strategy concreta: conoscere le caratteristiche e le specifiche esigenze di ogni lavoratore, valutando il livello di competenze acquisito, le aree da potenziare e quelle da sviluppare da zero, comprendendone le modalità di apprendimento e le motivazioni a crescere, allineando i bisogni personali a quelli aziendali.
- Fissare obiettivi misurabili e raggiungibili introducendo KPI o metriche oggettiva che consentano di monitorare i risultati della formazione sia in termini individuali (Quali competenze e conoscenze sono state acquisite? Quali abilità restano ancora da sviluppate?) sia in termini di impatto sull’organizzazione (Quanto queste nuove competenze, conoscenze e abilità sono concretamente utili per il lavoro da svolgere? Quali benefici per il team?).
- Investire sia in programmi di formazione on boarding per i nuovi ingressi sia in percorsi di re- o up- skilling per chi già lavora all’interno dell’azienda.
- sviluppare percorsi di sviluppo delle competenze tecniche (hard skills) senza mai trascurare percorsi di formazione finalizzati a potenziare le competenze manageriali, relazionali, comunicative ed emotive (soft skills).
- Chiedere sempre un feedback ai partecipanti per poter migliorare i successivi percorsi di formazione.
- Considerare la formazione come un progetto che non ha inizio e non ha fine, applicabile lungo tutta la vita professionale dei propri collaboratori che può essere anche realizzato attraverso percorsi di sviluppo personale e/o di team attraverso il coaching individuale o di team. Per approfondire questo aspetto rimandiamo al prossimo articolo “differenze e sinergie tra coaching e formazione”.
Quindi, offrire formazione in azienda è un fattore critico di successo che ha un impatto positivo sulla soddisfazione dei dipendenti e sul loro coinvolgimento in azienda, sulla competitività dell’azienda e sulla capacità di affrontare le sfide, ma anche sulle performance e concretamente sugli indicatori economici aziendali.
Ma perché la formazione diventi un asset strategico per la crescita delle persone e del business delle nostre aziende è necessario che imprenditori, direttori generali, responsabili risorse umane, manager e anche i lavoratori inizino a credere maggiormente nelle potenzialità della formazione e ad investire maggiormente nei programmi di sviluppo e crescita delle persone (formazione e coaching).